Disturbo Post traumatico da Stress
Aree di intervento
In seguito ad una situazione traumatica estrema, catastrofica o violenta, vissuta direttamente, che causa o può comportare morte, o lesioni gravi, o altre minacce alla propria integrità fisica o di un’altra persona, l’individuo può sviluppare il Disturbo Post traumatico da Stress. Si tratta di una costellazione di sintomi, indice di forti sofferenze psicologiche.
Dopo un’esperienza traumatica, il sistema umano di auto-conservazione sembra essere in uno stato di allerta permanente, come se il pericolo potesse tornare da un momento all’altro.
Judith Lewis Herman
Eventi traumatici
Gli eventi traumatici estremi includono combattimenti militari, aggressione personale violenta (violenza sessuale, attacco fisico, scippo, rapina), rapimento, essere presi in ostaggio, attacco terroristico, tortura, incarcerazione come prigioniero di guerra o in un campo di concentramento, disastri naturali o provocati (terremoto, alluvioni, uragani), gravi incidenti automobilistici, ricevere una diagnosi di malattie minacciose per la vita.
Occorre tuttavia precisare che non tutte le persone, di fronte alle terrificanti esperienze sopra citate, rispondono sistematicamente con un Disturbo Post traumatico da Stress (PTSD).
Il Disturbo Post traumatico da Stress
Di fatto, alcuni studi hanno dimostrato che la gravità della sintomatologia post traumatica non è direttamente proporzionale alla gravità dell’evento stressante, ma è strettamente legata alla risposta soggettiva dell’individuo al trauma.
Altre ricerche hanno ben evidenziato come la comparsa e la cronicizzazione del Disturbo Post traumatico da Stress siano determinate dall’interazione reciproca e dinamica delle caratteristiche dell’evento traumatico (durata dell’esposizione, gravità), di alcuni aspetti dell’individuo (struttura della personalità, storia personale, condizioni di salute, stile cognitivo) e di fattori ambientali (quantità e qualità dei supporti sociali, possibilità di un immediato trattamento dei sintomi più acuti). (Foy, 1992).
I sintomi del Disturbo Post traumatico
I sintomi del Disturbo Post traumatico da Stress possono insorgere immediatamente dopo il trauma o dopo mesi. Il quadro dei sintomi può essere inoltre acuto, se la durata dei sintomi è minore di tre mesi, cronico se ha una durata maggiore, o ad esordio tardivo, se sono trascorsi almeno 6 mesi tra l’evento e l’esordio dei sintomi.
I sintomi possono essere raggruppati in tre categorie principali:
- il continuo rivivere l’evento traumatico: l’evento viene rivissuto persistentemente dall’individuo attraverso immagini, pensieri, percezioni, incubi notturni;
- l’evitamento persistente degli stimoli associati con l’evento o attenuazione della reattività generale: la persona cerca di evitare di pensare al trauma o di essere esposta a stimoli che possano riportarglielo alla mente.
- l’ottundimento della reattività generale: si manifesta nel diminuito interesse per gli altri, in un senso di distacco e di estraneità;
- sintomi di uno stato di iperattivazione persistente come difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, difficoltà a concentrarsi, l’ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme.
La terapia del Disturbo Post traumatico
Il trattamento del Disturbo Post traumatico da Stress richiede necessariamente un intervento psicoterapeutico che faciliti l’elaborazione del trauma fino alla scomparsa dei sintomi d’ansia.
Come psicologa, psicoterapeuta e terapeuta EMDR offro interventi efficaci e mirati di psicoterapia a Torino: per l’elaborazione del trauma si è rivelata particolarmente utile la Terapia EMDR, tecnica specifica di alta efficacia dimostrata.
Dott.ssa Nicoletta Alberta
Psicologa Psicoterapeuta
Chiedere aiuto è il primo passo verso la guarigione
Quando richiedere
una consulenza
La richiesta di consulenza psicologica può essere motivata da circostanze di vita sfavorevoli che si protraggono da tempo, o da eventi critici che irrompono all’improvviso nella vita, e che rischiano di compromettere l’equilibrio psicologico e fisico della persona. Tali situazioni, anche in assenza di una psicopatologia, possono infatti generare un senso di inadeguatezza e disorientamento tale, da bloccare l’accesso alle proprie risorse, limitare le proprie scelte e quindi la possibilità di risoluzione autonoma.
Altre problematiche possono, invece, essere intimamente legate alle diverse fasi dello sviluppo ed emergere proprio nei momenti critici della crescita personale: dall’infanzia all’adolescenza, e dall’ingresso nel mondo degli adulti alla vecchiaia, la persona si trova ad affrontare particolari sfide, in cui la relazione con se stessi e gli altri può diventare complicata, tanto da esigere una trasformazione di alcuni propri modi di essere, in qualcosa di nuovo e più funzionale.
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